E qui dovrei scrivere tutto quello che mi detta mia moglie !!
Eh si perché il Libro “Milano Barcellona Solo Andata” l’ha scritto lei.
E perché se non fosse stato per lei io sarei ancora a Milano…ad aspettare “il momento giusto”.
Come per sposarmi, diventare padre, crescere nel lavoro, guardare un po’ più in là del mio naso, della mia zona di comfort, delle mie indiscutibili sicurezze.
Diciamoci la verità…sono le nostre donne, madri e mogli che ci spingono ad affrontare il mondo che ci aspetta appena fuori dalla porta, e sono sempre loro che si buttano con energia ed entusiasmo verso l’ignoto con la stessa determinazione che mettono nel vincere le battaglie quotidiane, giorno dopo giorno.
No, non è un tributo dovuto per forza alle donne ma solo l’analisi del fatto che la maggior parte di voi che mi scrive per trasferirsi è donna o che la decisione di partire fa quasi sempre capo a una moglie.
Sono tantissime le donne che sono espatriate nel mondo, molte più degli uomini.
E sono tantissime le donne qui a Barcellona che occupano posti di rilevanza nel lavoro, di autorità e di prestigio.
Come vi è certamente capitato di vedere in televisione in questi giorni con i fatti dell’indipendentismo, la donna occupa posizioni di potere anche all’interno della politica locale e nazionale. E sono donne giovani, la nuova generazione.
Donne che ha Barcellona hanno libertà di pensiero e di azione sempre nel rispetto della legge e delle idee altrui.
Barcellona è una fucina di idee e la maggior parte sono imprese che vedono il gentil sesso ai posti di comando, con progetti locali di incremento del lavoro femminile o con impieghi in multinazionali.
Questo da rilevanza a un Paese che storicamente è maschilista e vede la donna solo come moglie e madre.
Un po’ come a casa nostra.
I tempi cambiano, anche se lentamente, e sicuramente gli stipendi, diversi tra uomo e donna ne fanno le spese. Questione di poco, hanno detto, e verranno parificati.
Speriamo, dico io, per buona pace di tutti.
Mi sono documentato parecchio su ciò che le donne dicono riguardo al fatto di essere state costrette a uscire dal loro Paese natale per trovare una vita dignitosa e un lavoro dove fossero apprezzate per le proprie competenze. Ho ascoltato i loro discorsi quasi sempre incentrati sulla malinconia di aver dovuto lasciare la propria casa, la propria famiglia ma forti di aver trovato assolutamente una posizione stabile e adeguata che in Italia non avrebbero mai trovato, se non dopo anni di estenuanti e infruttuose ricerche.
Traspare, dalle loro lunghe discussioni, una costante battaglia tra il rimanere e il tornare, tra la appagante sicurezza e la perdita totale della propria identità culturale a favore di quella locale ricordata solo da qualche sporadica improbabile “pizza napoletana”.
E così ritorniamo alle battaglie quotidiane per trovare il giusto equilibro fra stabilità economica e tranquillità familiare.
Che dire a questo punto?
Uscire dall’Italia per trovare opportunità nuove e concrete è una decisione importante e emozionante ma al tempo stesso ricca di contraddizioni e dubbi.
Le decisioni facili non esistono perché non sarebbero tali, e troppa gente si preoccupa sempre dei sensi unici o dei sensi vietati senza mai mettersi realmente in cammino.
Espatriare e trovarsi in un altro Paese, con un’altra lingua e un’altra cultura è come rinascere una seconda volta e avere al tempo testo tutto il sapere che l’età adulta ha portato con sé.
Ma non basta.
L’imprenditoria femminile e giovanile è promossa e supportata dal Comune di Barcellona ( e della Catalonia) in modo esemplare quindi non è assolutamente difficile trovare un lavoro o iniziare una nuova attività con i finanziamenti riservati alle donne, giovani o mature che esse siano.
Io stesso o persone del mio staff ti possono guidare verso questo obiettivo nel più breve tempo possibile evitando ostacoli o perdite di tempo.
Sappiamo esattamente come aiutarti e abbiamo tutte le conoscenze e competenze necessarie per farlo.
Barcellona ti da il benvenuto!
“Gli uomini sono donne che non ce l’hanno fatta.”
(Groucho Marx)
Fabio Ciabattini