Argomento difficile ma che nel complesso mi sento di affrontare come italiano all’estero.

Cosa è esattamente l’Italianità?

E’ normale trovarsi in terra straniera e cercare un qualche tipo di connessione con i connazionali che già ci vivono senza però tenere conto che, la stessa connessione in patria probabilmente non ci sarebbe stata.

Origine differente, cultura diversa, interessi opposti eppure, l’unico punto in comune si affaccia allo scenario come protagonista.

La nostra Italianità.

E dobbiamo ammettere che ci riconosciamo a distanza, come il resto del mondo.

E stà proprio qui il nocciolo della situazione.

Se, ognuno di noi espatriati ponesse a servizio della nostra nazione un briciolo di quello che regala al di fuori dei confini in termini di competenza, genialità, stile, cervello, gusto, classe e molto altro saremmo eletti quasi sicuramente la migliore nazione dove vivere al mondo!!

Vero!

Centinaia di esempi di “cervelli in fuga” e di Tantissimi altri che i più non conoscono e che lasciano la loro inconfondibile impronta in ogni parte del globo.

Sono donne, uomini ma anche giovanissimi che offrono il loro “genio” a persone che davvero lo apprezzano, lo esaltano e gli danno il valore che meritano.

Quello che non succede in Italia.

E’ tutto complicato.

Avere il meritato successo è complicato, un terreno pieno di ostacoli, brusche frenate e cambi repentini di strada.

La connessione si perde insieme alla percezione del valore di sè.

Sfiducia, disistima e scetticismo nel futuro fanno il resto.

Così è ovvio espatriare.

E cercare all’estero la propria collocazione portando la nostra italianità come il Grillo Parlante sulle nostre spalle.

Come biglietto di presentazione e anche come scudo.

L’Italianità.

La teniamo nel DNA come un marchio di fabbrica e nonostante l’integrazione con altri popoli non fatica a uscire.

E i bambini di oggi, già alla 2° o 3° generazione di immigrati assumono questo ricco fardello come parte del loro essere italiani ma anche un pò altro.

Non c’è Italianità esclusiva.

E’ la persona a renderla Unica.

Fabio Ciabattini